Che caratteristiche hanno i detergenti ecologici, tutti i detergenti ecologici sono uguali?Vediamo ora in questo articolo come destreggiarsi in un mercato che sempre più insistentemente sfoggia slogan di apparenza “GREEN” e “ECOLOGICI”. Come possiamo quindi difenderci dal greenwashing e salvaguardare la nostra salute e quella dell’ambiente?
Abbiamo già visto nell'articolo precedente come agiscono e che caratteristiche hanno i Detergenti Probiotici eMC ed in contrapposizione quanto possono essere dannosi gli abusati detersivi tradizionali, per la nostra salute e per quella dell'ambiente. Se vuoi approfondire lo trovi qui
Non è tutto ECO quel che sembra
Saper leggere l’etichetta è sicuramente la prima linea di difesa contro “greenwashing nell’ambito delle eco-pulizie. L’etichetta è la carta d’identità di un prodotto, fornisce diverse informazioni e deve essere conforme alle norme di legge, sia esso di composizione chimica/sintetica che organica/naturale.
In etichetta devono comparire alcune informazioni fondamentali tra cui:
- Denominazione–>nome del prodotto, logo/brand e principali caratteristiche distintive del prodotto
- Dettagli e specifiche di utilizzo–>caratteristiche, modalità di applicazione e corretto dosaggio
- Composizione e informative–>lista ingredienti, formulazione, avvertenze e informative generali
L’etichetta frontale riporta le informazioni principali e distintive di un prodotto e già alla prima lettura possiamo capire tanto di un prodotto. Il logo e il marchio già di per se possono essere garanzia di qualità e trasparenza, il nome poi definisce la categoria di applicazione di un prodotto, successivamente compaiono altre peculiari caratteristiche che lo definiscono.
Prendiamo in esame l’etichetta di eMC Detergente Sgrassante al Cedro: il termine detergente e non detersivo in partenza esprime già una tacita differenza (il nome detersivo solitamente è accostato ai prodotti chimici, il temine detergente sta ad indicare un azione più “delicata” meno aggressiva sulle superfici). Le restanti specifiche “100% biodegradabile, eco-compatibile, concentrato, probiotico con ME” categorizzano il prodotto come ECOLOGICO. Ma entriamo nel dettaglio dell’etichetta per avere ulteriori certezze.
1-2-3) Dettagli e specifiche di utilizzo
L’etichetta deve contenere dati esplicativi di peculiarità, indicazioni relative al prodotto ed al suo utilizzo, in tal modo il consumatore informato può scegliere in modo più consapevole. Poi troviamo una serie di simboli e icone corrispondenti a contenuti o valori particolari che è opportuno conoscere nel dettaglio.
4) I simboli
Questo simbolo indica “NON DISPERDERE NELL’AMBIENTE” invita ad uno smaltimento responsabile della confezione; un invito ad un corretto riciclaggio dei rifiuti.
Questo timbro “DERMA SERV” rappresenta una certificazione tedesca, rilasciata dopo test e analisi sul prodotto, testato e riconosciuto da questa certificazione come scarsamente o per nulla irritante a contatto con la pelle.
Le confezioni sono realizzate con plastica di riciclo: RePET, plastica già usata e correttamente riciclata. Le bottiglie opportunamente smaltite e raccolte vengono smistate, pressate e trasformate in scaglie o granuli, da cui poi vengono ricavate nuove bottiglie. (Multikraft,FB official page, 06.01.2022). È quindi particolarmente importante smaltire correttamente le bottiglie in PET, in quanto solo così possono essere reintegrate nel ciclo di riciclaggio. Puoi riconoscere le bottiglie rePet dal logo corrispondente presente sulle etichette.
“Simbolo che identifica le certificazioni e i progetti riconosciuti a Multikraft (produttrice dei detergenti eMC) per le azioni atte ad abbassare le emissioni di gas serra e l’impatto ambientale derivato dalla produzione dei prodotti. L’azienda compensa queste inevitabili emissioni di CO2 con progetti certificati di protezione del clima, per esempio sostiene un progetto idroelettrico UN-CER in Mali e un progetto forestale certificato VCS in Uruguay. Ciò ha reso Multikraft una delle prime aziende del nostro settore a compensare volontariamente le proprie emissioni ai sensi del Protocollo di Kyoto e ad offrire prodotti a base di ME a impatto climatico zero.” (Multikraft.com, sostenibilità, CO2-NEUTRAL)
5) Avvertenze e norme di legge
E’ un simbolo di attenzione, di prudenza non un simbolo di pericolo. Pittogramma di attenzione che deve per legge essere posto sui prodotti in commercio, che siano sostanze o miscele di qualsiasi natura, per indicare la presenza in formulazione di sostanze irritanti o potenzialmente allergizzanti – Regolamento Europeo “CLP” (Classification, Labelling and Packaging – Classificazione, Etichettatura, Imballaggio). Il fine è quello di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente e la libera circolazione delle sostanze e delle loro miscele.* Nel caso dei nostri detergenti eMC sono gli oli essenziali, che nonostante l’origine naturale sono classificati come sostanze potenzialmente irritanti. La sola presenza di questo ingrediente fa sì che debba essere segnalato opportunamente per norma di legge; gli oli essenziali sono presenti in bassissima percentuale nella formula concentrata dei detergenti eMC, ma se usati in modo improprio possono causare irritazione della cute e delle mucose.
6) Composizione e informative generali
Gli ingredienti e la composizione di un prodotto sono di fondamentale importanza per stabilire l’identità di un prodotto, sia esso di sintesi o naturale; è importante soffermarci su questo aspetto per capire gli standard qualitativi degli ingredienti da cui derivano l’impatto ambientale, il grado di tossicità, la biodegradabilità e la provenienza delle materie prime.
Che siano detersivi ecologici oppure no, le informazioni da leggere sono spesso frammentarie e complesse, sovente compaiono codici e numeri difficili da decifrare, in quanto la legge non obbliga i produttori a pubblicare in etichetta l’INCI completo (come invece succede nei cosmetici). In primis la presenza in etichetta della dicitura ingredienti secondo Regolamento (CE) n. 648/2004 significa che la composizione del prodotto rispetta quanto stabilito dalla legge. Tale regolamento stabilisce norme comuni per consentire a detergenti e tensioattivi di essere venduti e impiegati in tutta l’ Unione Europea, fornendo al contempo un elevato grado di protezione per l’ambiente e la salute umana*.
La composizione del prodotto e i tensioattivi contenuti sono gli aspetti fondamentali che determinano il grado di inquinamento, la tossicità e la pericolosità sia per l’ambiente che per la nostra salute; conoscerli è quindi fondamentale.
I tensioattivi
I tensioattivi sono i principali ingredienti dei prodotti per le pulizie, svolgono un ruolo importante nelle attività di rimozione dello sporco, aumentano il potere lavante della formulazione (SAL- sostanza attiva lavante).
I tensioattivi sono sostanze in grado di facilitare la rimozione dello sporco grazie alla loro capacità di “aggrapparsi” allo sporco e ridurre la tensione superficiale dell’acqua o di un liquido. Per semplificare, riescono a “legare” l’acqua con sostanze dette idrofobe (cioè che non vanno d’accordo con l’acqua, come per esempio i grassi) e quindi rimuoverle. I tensioattivi aumentano la capacità di penetrazione da parte del detergente sulle superfici o nei tessuti. Esistono diverse tipologie di tensioattivi, possono avere derivazione chimica o naturale, che a seconda della loro natura (carica ionica), si distinguono in 4 differenti gruppi: ANIONICI, CATIONICI, ANFOLOTICI E NON IONICI.
E’ comune per la realizzazione di detersivi l’utilizzo di più tensioattivi in formulazione, proprio perché un prodotto deve rispondere a diverse esigenze; più tensioattivi che svolgano i diversi ruoli: lavante, mitigante, addensante, schiumogeno ecc… Molto spesso ad aumentare l’impatto ambientale dei detersivi è la combinazione di più tensioattivi nella stessa formulazione. Molte delle sostanze di cui sono composti, tra cui i tensioattivi, sono di origine chimica, cioè derivano dal petrolio, e per questo, non sono biodegradabili. La scarsa biodegradabilità ha effetti tossici, specialmente sugli ecosistemi acquatici, dove sono riversati. Inoltre le schiume chimiche possono essere direttamente ingerite da animali ed invertebrati, accedendo così alla nostra catena alimentare. Inoltre alcuni adiuvanti come i fosfati, utilizzati per addolcire l’acqua, una volta rilasciati nell’ambiente provocano eutrofizzazione dell’ambiente acquatico. Ultimo ma non meno importante sono aggressivi e irritanti sulla pelle.
Un detergente ecologico, tra le altre caratteristiche, non dovrebbe contenere sostanze o derivati di sintesi, tra cui sbiancanti ottici, coloranti-conservanti-profumi sintetici, ma contenere ingredienti di origine naturale proprio per aumentare il grado di biodegradabilità della formula riducendone il grado di inquinamento. Una formulazione davvero ecologica contiene tensioattivi di origine naturale ( + delicati), conservanti organici (es. alcol etilico ottenuto da materiale organico) e profumazioni naturali (derivati da oli essenziali); questo rende la formulazione ipoallergenica, aumenta il grado di biodegradabilità e di conseguenza l’impatto ambientale.
Cosa contengono i DETERGENTI PROBIOTICI eMC
- Ingredienti secondo REGOLAMENTO (CE) N. 648/2004: < 5 % tensioattivi non ionici** (alcol etilico biologico), Fragranze (Limonene, Citral). Significa che la formulazione rispetta ed è conforme a tale regolamento; i tensioattivi e gli oli essenziali sono contenuti in percentuale inferiore al 5% sul totale della formulazione. Tutta la linea eMC detergenti probiotici contiene tensioattivi di origine naturale, nella fattispecie rappresentati dall’alcol etilico biologico di origine organica, un conservante naturale derivante dalla fermentazione dell’amido di mais. Oli essenziali: Limonene e Citral appaiono in alto subito dopo i tensioattivi, in quanto gli oli essenziali sono potenzialmente allergizzanti/irritanti cutanei-oculari; le indicazioni ovviamente si riferiscono al prodotto puro e concentrato. ** tensioattivi non ionici tra i tensioattivi sono i più delicati, definiti anche neutri e nei detergenti eMC non sono miscelati ad altri tensioattivi.
- Limonene (dipentene) da olio essenziale di pino – Citral da olio essenziale di citronella 3,7-dimetil-2,6-ottadienale.
- La composizione principale dei detergenti (>95%) è rappresentata da Microrganismi Effettivi e colture degradanti di grassi e cellulosa, acido citrico di origine naturale (derivato dalla lavorazione del limone), sciroppo di glucosio organico.
Va da sè che per origine e composizione la miscela, correttamente diluita ed utilizzata, una volta “dispersa” nell’ambiente ha un impatto ambientale davvero ridotto, per non dire nullo. Lo ‘’scarto’’ dei detergenti probiotici (acqua + detergente) è 100% naturale, essendo privo di agenti chimici e sostanze pericolose può essere tranquillamente reintrodotto in Natura. I ME, infatti, contribuiscono a rigenerare gli ecosistemi, rispettando tutti gli esseri viventi! Il circolo virtuoso dei ME
7-8-9-10) Info generali
In questa sezione sono contenute le informazione di carattere generale, come le avvertenze in caso di uso inappropriato del prodotto, le corrette modalità di smaltimento della confezione, le modalità di conservazione del prodotto ed infine le informazione relative all’azienda distributrice.
Compiono poi in etichetta altre informazioni relative al lotto e scadenza (sotto la confezione) e le indicazioni di quantità contenuta nella confezione (0,5 – 1 lt).
Concludendo, i detergenti probiotici eMC, non solo contengono ingredienti naturali ma sono arricchiti da microrganismi ‘’buoni’’(ME) in grado di degradare le sostanze dannose e gli inquinanti organici presenti attorno a noi. L’azione rigenerativa dei detergenti probiotici, inoltre, consente di ottenere una pulizia profonda e duratura, migliorando la qualità ambiente e dell’aria senza l’utilizzo di agenti chimici nocivi, il che li rende sicuri per le persone, gli animali e la natura.
I detergenti probiotici eMC sono quindi un’alternativa più sostenibile e sicura per le pulizie di casa e ambienti!
Bibliografia e fonti:
*Prevenzione e sicurezza/ Conoscere il rischio/ Agenti chimici/ Regolamento Clp
Il regolamento CE) n. 1272/2008 del 16 dicembre 2008, denominato regolamento CL Phttps://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/conoscere-il-rischio/agenti-chimici/regolamento-clp.html
Multikraft.com