Sai quanto inquinano i normali detersivi?

detersivi

Sei consapevole delle conseguenze apportate dall’utilizzo giornaliero dei detersivi e prodotti chimici su te stesso e sull’ambiente? Sono altamente inquinanti sia per la nostra salute che per quella del nostro pianeta, un inquinamento multilaterale ed esponenziale. Sì, perché tutti noi puliamo casa, quotidianamente in ogni parte del mondo, per rendere la nostra casa accogliente e linda e se ti dicessi che per fare questo stai inquinando più di un’automobile? Credi sia impossibile? Scopriamolo insieme!

Detersivi e prodotti chimici

Le diverse facce dell’inquinamento

I prodotti chimici che abitualmente vengono impiegati per la manutenzione, la pulizia di case e ambienti per citarne alcuni, detersivi, saponi, profumi, antiparassitari, antimuffa, vernici, pitture ecc…, hanno residui particolarmente devastanti, derivati da un utilizzo massivo, smodato e inconsapevole, le cui conseguenze si ripercuotono altrettanto rigidamente sulla qualità di vita globale. Una situazione che ha ripercussioni devastanti (ormai arci note) sull’uomo, sulla flora e fauna, nell’aria (indoor e outdoor) e non ultimo anche nell’acqua.

Le pulizie casalinghe sono più inquinanti delle auto

I prodotti chimici che contengono composti raffinati dal petrolio, come detergenti per la casa, pesticidi, vernici e profumi, ora concorrono con le emissioni dei veicoli a motore come principale fonte di inquinamento atmosferico urbano, secondo un sorprendente studio condotto dal NOAA-AUSTIN, TEXAS-(McDonald, B. C. et al. Science 359, 760-764 – 2018)

Questa mappa degli Stati Uniti mostra il percorso tracciato dal laboratorio mobile NOAA CSL da Boulder a New York City con una rappresentazione 3D della densità di popolazione.  I grafici a torta mostrano le frazioni delle emissioni di COV causate dall’uomo che possono essere attribuite ai VCP e al traffico veicolare per Boulder, Colorado e New York City

La causa maggiore è da imputare principalmente alla composizione dei comuni prodotti a base chimica pensati per la pulizia, tipologie specifiche di idrocarburi che una volta dispersi in ambienti circoscritti come case e uffici, sprigionano polveri sottili e altri composti volatili che inevitabilmente respiriamo.

Secondo quanto riportato su Nature Scientific reports journal, i COV – composti organici volatili contribuiscono alla formazione dell’ozono e del particolato fine aero-disperso, che contribuiscono a creare lo smog, che è notoriamente collegato a problemi di salute, dall’asma alle malattie cardiache. Si condanna lo smog derivato dal traffico, così come la produzione industriale e il fumo delle sigarette come artefici dell’avvelenamento atmosferico ma si parla sempre poco dell’inquinamento indoor, l’inquinamento atmosferico derivato dall’aria che fuoriesce dalle abitazioni; contrariamente a quel che si pensa, l’EPA (Environmental Protection Agency) stima che il 72% dell’esposizione agli inquinanti chimici avvenga negli ambienti chiusi .

Ma se, negli anni, sempre più progetti di economia circolare e riciclo coinvolgono il settore dei motori, ma ancora sottovalutate sono le conseguenze dell’inquinamento domestico. Sia quello passivo, vale a dire legato all’assimilazione involontaria di sostanze volatili tossiche presenti in casa, sia quello attivo, connesso al consumo di prodotti usa e getta inquinanti ‐ ad esempio per le pulizie domestiche ‐ livelli significativi di composti organici volatili che fuoriescono dalle case provengono dai prodotti domestici e commerciali.

Sostanzialmente nell’aria domestica c’è un cocktail di sostanze chimiche così pericolose da provocare, nel lungo pericolo, ingenti danni a coloro che lo respirano. Sostanze invisibili ed impercettibili che presiedono le quattro mura e che “a lungo andare” le rendono un pericolo sempre più concreto ed allarmante… già questo dovrebbe far riflettere.

Inquinamento dell’acqua

Un importante fattore che gioca un ruolo chiave in relazione all’inquinamento delle acque è proprio la composizione, ovvero gli ingredienti che compongono le formulazioni dei prodotti chimici per la pulizia. Prodotti che non sono biodegradabili, al contrario agenti tensioattivi e schiumogeni che avvelenano l’ambiente acquatico, sostanze che una volta disperse nei fiumi e nei mari sono responsabili dell’eutrofizzazione delle acque, processo per cui l’ambiente acquatico diventa ostile alla vita, causa la sostanziale diminuzione di ossigeno, un processo che mette a rischio piante e animali.

Altro aspetto da considerare sono le falde acquifere, una volta che abbiamo finito le nostre pulizie, sciacquiamo gli stracci, facciamo il bucato o svuotiamo i secchi del mocio nel lavandino oppure nel wc, quell’acqua carica di sostanze chimiche non disciolte, finisce nelle falde acquifere, queste sostanze nel tempo penetrano gli strati argillosi del suolo compromettendone la qualità e il loro corretto utilizzo futuro. Falde acquifere dalle quali spesso si attinge per irrigare i campi dai quali arrivano frutta e verdura che poi finiscono sulle nostre tavole.

L’impatto ambientale dei prodotti che troviamo sugli scaffali è esponenziale, basti pensare chele sostanze di sintesi derivate dal settore petrolchimico hanno un notevole impatto sull’ambiente sia in fase di estrazione che nel momento in cui vengono dispersi nelle acque. Soffermiamoci però solo sull’ inquinamento idrico urbano, che riguarda le acque inquinate che derivano dagli scarichi di abitazioni, uffici e altre strutture urbane che non sempre vengono sottoposte a trattamenti di depurazione. Le nuove megalopoli e la continua crescita dell’urbanizzazione sono un fattore importantissimo nella contaminazione acqua delle falde acquifere.

Tutto quello che gettiamo negli scarichi finisce inevitabilmente per disperdersi nelle falde acquifere. Non ci pensiamo ma i prodotti chimici sono prodotti attraverso derivati dal petrolio: tensioattivi chimici, e petrolati vari, nascosti in etichetta dietro a sigle o codici numerici, ma la sostanza è quella: petrolio, che condotto dai nostri scarichi arriva dritto in mare!

Si inquina prima durante e dopo le pulizie di casa

Prima perché scegliendo di acquistare questo o l’altro prodotto per pulire oppure acquistare un prodotto per un singolo specifico utilizzo, sto scegliendo di inquinare, in quanto produrre un eccessivo numero di prodotti per la pulizia significa consumare e sprecare maggiormente. Infatti, già la scelta di acquisto di un prodotto determina in partenza un numero inconsapevole di conseguenze; una scelta consapevole è invece il punto di partenza per una vera ecosostenibilità di azioni.

Durante perché pulendo casa con agenti chimici che siano liquidi, solidi o spray scelgo di inquinare l’aria e l’acqua della mia casa e conseguentemente anche l’aria e l’acqua comune, scelgo di inquinare me stesso e la mia famiglia, scegliendo di respirare e accumulare tossicità all’interno delle pareti di casa, contribuendo inoltre ad innalzare i livelli di inquinamento atmosferico urbano.

Dopo in quanto quel numero ingente di flaconi vuoti poi deve essere smaltito adeguatamente per essere riciclato senza essere disperso nell’ambiente e ahi noi, sappiamo bene che non sempre questo avviene nel modo corretto.

Tanti , troppi prodotti per specifiche applicazioni che rispondono tutti ad un’unica domanda, pulire una superficie, pulire un ambiente e renderlo il più salubre possibile.

Alternative ne abbiamo?

E se per mantenere pulita la tua casa ti servissero pochi, pochissimi prodotti che rispondono ad un numero infinito di applicazioni, che non solo puliscono ma contribuiscono a rendere salubre la tua casa? Che compensano l’inquinamento con la rigenerazione… una realtà o solo una fantasia? Con eMC Detergenti Probiotici è una concreta realtà, una disarmante ma sorprendente RIVOLUZIONE DEL CONCETTO DI PULIZIA DOMESTICA e non solo!

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E allora cosa fare? Non pulire casa per non inquinare non è la soluzione giusta, ovviamente. Basta solo pensare, ragionare e modificare le abitudini, informarsi per poi fare acquisti consapevoli. Non sprecare risorse e prodotti. Perché se fa male a noi, fa male anche a tutti gli altri che lo abitiamo.

Noi rispondiamo così: Ecopassaparola fa bene a te fa bene agli altri fa bene al pianeta.

Sitografia/fonti usate:

Cooperative Institute for Research in Environmental Sciences presso l’Università del Colorado Boulder-Consumer & Industrial Products Now a Dominant Urban Air Pollution Source

https://www.unep.org/resources/report/regulating-air-quality-first-global-assessment-air-pollution-legislation

https://www.nature.com/articles/d41586-018-02132-9?utm_source=briefing-dy&utm_medium=email&utm_campaign=20180216

https://www.lifegate.it/detersivi-chimici-e-inquinamento-acque

https://ilgiornaledellambiente.it/inquinamento-ambientale-inquinanti/inquinamento-idrico-prevenzione/